Il termine Neolitico si riferisce a una nuova e decisiva fase dello sviluppo culturale nella quale l’uomo, da raccoglitore e cacciatore nomade diviene produttore di cibo, allevando animali e coltivando i campi.
Fissa la sua dimora in villaggi stabili di capanne costruite sia in pietra, che in mattoni crudi, o in legno e frasche intonacate.
Queste sedi stabili sono alla base delle prime forme di società organizzate, che si rispecchiano soprattutto nei villaggi del Vicino Oriente con strutture compatte e chiuse.
Con il nuovo modo di vita, cambiano usi e costumi insieme agli strumenti e alle fonti di cibo.
Per il lavoro agricolo sono realizzate asce in pietra levigata e lunghe lame in selce o ossidiana. Lame più piccole vengono montate in manici di legno o di osso per ottenere falcetti.
L’argilla, oltre che per intonacare le pareti delle capanne e per realizzare pavimentazioni e mattoni crudi, è usata per fabbricare vasi destinati ad usi diversi, tra i quali la cottura dei cibi è stato senza dubbio il più significativo e ricco di conseguenze.
Macine e pestelli in pietra, già utilizzati per la lavorazione delle piante selvatiche, sono ora oggetti largamente impiegati per preparare i cereali coltivati. Si sviluppa inoltre la filatura, attestata dalle fuseruole, e la tessitura al telaio.
La sfera rituale si arricchisce di forme di culto particolari, come quello dei morti o "degli antenati", e alcuni spazi cominciano ad essere utilizzati esclusivamente per riti e cerimonie.
Queste innovazioni tecnologiche e sociali non compaiono tutte nello stesso momento, ma emergono in momenti diversi di un lungo processo che sembra concentrato in un’area abbastanza limitata e omogenea del Vicino Oriente: la "mezzaluna fertile" (Iraq, Iran, Siria, Palestina).
In queste regioni, infatti, crescono e vivono allo stato selvatico le specie che vengono addomesticate dall’uomo. Dopo una fase "sperimentale", caratterizzata da forme di incipiente domesticazione, sfruttamento intensivo o manipolazione dei cicli biologici di alcune specie vegetali (grano, orzo, legumi) e animali (bue, capra, pecora, maiale) si ha la comparsa di grandi villaggi stabili fondati sul modello economico della produzione del cibo.