Il Progetto

Il progetto prende in esame uno tra i più rilevanti antichi mestieri oggi sempre meno noti e praticati dalle nuove generazioni, quello del ceramista. Non ci riferiamo a chi lavora nelle attuali fabbriche che producono industrialmente piastrelle od oggettistica per il largo consumo, ma ad un mestiere che esiste da sempre e accompagna la storia dell’umanità fin dalla Preistoria, quando, con un materiale duttile e maneggevole, era possibile creare innumerevoli oggetti di varia utilità.

 

È pur vero che sono oggi molto diffuse ed apprezzate in tutto il mondo le ceramiche industriali, per le quali l’Italia è leader mondiale nelle esportazioni; esistono tuttavia anche le ceramiche artigianali, veri e propri prodotti artistici, pezzi unici ed irripetibili, affermatesi come forma d’arte in Italia a partire dal Rinascimento ed arrivate a vantare nel ventesimo secolo un primato nel contesto europeo e mondiale sia per la quantità delle espressioni, che per i livelli qualitativi ottenuti, entrando così nella storia dell’Arte moderna.

 

Le ceramiche artigianali permettono dunque di dare espressione alla propria creatività ma anche di continuare una tradizione millenaria che non si deve perdere, proprio per le sue caratteristiche di unicità.

 

Abbiamo dato al nostro progetto il nome “Dall’antico al futuro” perché vogliamo promuovere non solo l’informazione e la conoscenza di del mestiere di ceramista, ma soprattutto le prospettive future per chi desidera praticarlo avvalendosi anche degli strumenti e delle competenze offerti dalla transizione digitale.

 

Ci riferiamo alla possibilità di creare una cosiddetta “bottega virtuale”, ossia un applicativo Internet che illustri i manufatti offerti, le varie tecniche di lavorazione e l’apparato decorativo e che promuova i prodotti on line, per raggiungere un più vasto pubblico, con la possibilità di avvalersi di piattaforme di e-commerce ormai molto diffuse e a basso costo.

 

Si tratta quindi di coniugare un artigianato estremamente creativo, che ha radici storiche antiche, con strumenti e tecniche del presente, offerti dalla transizione digitale che ormai investe molte attività e lo farà ancor più nel futuro.